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Guide / Le Piastrelle: Quali E Quante

“Le piastrelle di ceramica sono delle lastre di vario formato e di spessore relativamente sottile di materiale ceramico” ottenute a partire da impasti di argille, sabbia ed altre sostanze naturali.

Come materiali edilizi di finitura svolgono due funzioni:

  • funzione estetica di arredo
  • funzione tecnica di materiale da costruzione in grado di resistere alle sollecitazioni prodotte dall'ambiente

I criteri generali di scelta delle piastrelle si riconducono appunto a queste due funzioni:

  • criterio estetico, in base ai gusti ed al gradimento delle diverse soluzioni d'arredo.
  • La piastrellatura dovrà adattarsi al mobilio ed al complesso delle cose, colori, forme ed attività che caratterizzano l'ambiente, con la sua forma, dimensione, estensione, illuminazione ecc...
  • Ci si muove nel campo dei gusti e delle mode: è difficile ed inappropriato fissare delle regole.
  • criterio tecnico, in base all'idoneità delle caratteristiche tecniche all'ambiente di destinazione.
  • La regola fondamentale dunque è la seguente: le piastrelle debbono possedere caratteristiche tecniche e prestazioni adeguate rispetto alle sollecitazioni (meccaniche, chimiche, termiche ecc...), cui presumibilmente la piastrellatura dovrà essere sottoposta nello specifico ambiente di destinazione, che variano a seconda che la giacitura sia orizzontale (pavimento) o verticale (rivestimento), in ambienti interni o esterni, in ambienti privati o pubblici, civili o industriali.

Le piastrelle possono essere:

  • smaltate o non smaltate
  • con il supporto poroso o compatto (“greificato”)
  • pressate o estruse
  • a pasta rossa o a pasta bianca
  • di diversa forma e dimensione, ovvero di diverso “formato”

Le piastrelle di ceramica sono classificate con specifiche denominazioni tecnico-commerciali, in base agli aspetti sopra elencati e alla tecnologia di fabbricazione, in:

  • maiolica: piastrelle smaltate in bicottura (una tecnologia che prevede due cotture distinte: la prima per il supporto e la seconda per lo smalto), a supporto poroso e colorato, formate per pressatura. L'utilizzo tipico di questo prodotto è il rivestimento di pareti interne ed i formati più diffusi sono il 15x15, il 20x20 ed il 20x25. Le caratteristiche fisiche sono una buona resistenza meccanica nonostante l'alta porosità (l'assorbimento d'acqua può variare fra il 15 ed il 25%)
  • cottoforte: piastrelle smaltate in bicottura (una tecnologia che prevede due cotture distinte: la prima per il supporto e la seconda per lo smalto), a supporto poroso e colorato, formate per pressatura.E' un prodotto tipicamente italiano, anzi emiliano: serve prevalentemente per pavimentazioni di interni, anche se non mancano esempi di prodotti da rivestimento. La grande diffusione di questo prodotto si è avuta negli anni '60 e '70. I formati tipici sono 15x25, 20x20 e 20x30. Le caratteristiche sono la buona o comunque sufficiente resistenza meccanica e la facile applicabilità di smalti e decori.
  • terraglia-pasta bianca: piastrelle smaltate in bicottura, a supporto poroso e bianco, formate per pressatura partendo da materie prime pregiate: argille, sabbie e fondenti cuocenti bianco. Il formato classico è il 15x15 e l'utilizzo prevalente è il rivestimento di pareti interne.
  • monocottura: piastrelle smaltate in monocottura (una tecnologia che prevede una solo cottura, cui sono sottoposti contemporaneamente smalto e supporto), a supporto colorato (monocottura rossa) o chiaro (monocottura chiara), compatto o poroso (monoporosa), formate per pressatura. La destinazione d'uso della monocottura o monoporosa rossa è il rivestimento di interni (10x20, 20x20); quella della monocottura o monoporosa bianca è il pavimento di interni (30x30, 40x40).
  • clinker: piastrelle non smaltate o smaltate in monocottura, a supporto variamente colorato, ottenute per estrusione. L'utilizzo è vario: pavimenti di interni ed esterni, rivestimenti di esterni. Formati caratteristici sono 12x24, 24x24 e 30x30. La produzione per estrusione rende possibile la facile realizzazione di pezzi speciali a geometria complessa quali gradini, elementi ad L e bordature varie.
  • cotto: piastrelle non smaltate, a supporto rosso e poroso, ottenute per estrusione. Vengono impiegate sia da pavimenti di interni e in genere sottoposti a trattamenti di impregnazione con particolari sostanze allo scopo di esaltare sia la tonalità cromatica sia la pulibilità; sia da pavimenti da esterni invece non trattati, in quanto il trattamento potrebbe aumentare il rischio di danni da gelo. Formati caratteristici sono 25x25, 30x30, 15x30, 18x36.
  • gres rosso: piastrelle non smaltate, a supporto rosso e compatto, ottenute per pressatura. Il formato tipico è il 7,5x15; abbastanza diffuso è anche il formato 10x20. Il gres rosso serve per pavimenti interni ed esterni di abitazioni, ambienti industriali, zone di passaggio intenso. Vengono prodotte anche piastrelle con la superficie a rilievo, impiegate in aree in cui sono richieste particolari caratteristiche antiscivolosità.
  • gres porcellanato: piastrelle solitamente non smaltate, a supporto chiaro o colorato con appositi pigmenti, a tinta unita o a tessitura granulare, estremamente compatte, ottenute per pressatura. Il prodotto è quasi completamente vetrificato, perciò completamente inassorbente e con alte prestazioni meccaniche. Viene impiegato per pavimenti di qualsiasi tipo e trova applicazione anche a rivestimento. Diversi prodotti sono disponibili anche con superficie levigata, lappata, allo scopo di raggiungere particolari aspetti estetici.

Nota: Si segnala anche l'esistenza di prodotti diversi da quelli sopra elencati, quali ad esempio il cotto smaltato, il clinker pressato e soprattutto il gres porcellanato smaltato.

Norme mondiali UNI EN ISO

Le norme vigenti sulle piastrelle di ceramica (UNI EN ISO) usano una speciale classificazione e denominazione che si basa su due soli parametri:

  • l'assorbimento dell'acqua
  • metodo di formatura

In funzione di tali parametri ed indipendentemente da ogni altro aspetto, le piastrelle sono classificate in nove gruppi, come mostrato nella tabella.

Il genere di appartenenza è riportato sulle confezioni delle piastrelle, sui cataloghi e sulla scheda tecnica del prodotto

Tab. 1 - Le piastrelle ceramiche - Classificazione secondo le Norme EN.
 
Assorbimento d’Acqua - A.A. (%)
Metodo di formatura
I
A.A.
£ 3
IIa
3 < A.A.
£ 6
IIb
6 < A.A.
£ 10
III
A.A. > 10
A - Piastrelle estruse
Al
Alla
AIIb
AIII
B - Piastrelle pressate
BI*
BIIa
BIIb
BIII
Nelle nuove norme ISO (ISO 13006), il gruppo BI è suddiviso in due soppogruppi:
· Bla (A.A. < 0.5%)
· Bib (0.5 < A.A.
£ 3%)

Vi sono inoltre altre importanti caratteristiche tecniche che contraddistinguono i diversi tipi di piastrelle:

  • caratteristiche dimensionali e di aspetto
  • caratteristiche meccaniche di resistenza ai carichi (resistenza a flessione e carico di rottura a flessione)
  • caratteristiche meccaniche superficiali (durezza, resistenza all'abrasione)
  • caratteristiche chimiche (resistenza alle macchie, resistenza ai prodotti di uso domestico, resistenza agli acidi e alle basi)
  • caratteristiche di resistenza a particolari condizioni di temperatura e di umidità (resistenza agli sbalzi termici e resistenza al gelo)
  • caratteristiche di sicurezza (resistenza allo scivolamento). I coefficienti di scivolosità indicati dal valore “R” classificano le piastrelle secondo le esigenze specifiche delle destinazioni d'uso indicate secondo un ordine crescente di pericolosità allo scivolamento, con riferimento in particolar modo agli ambienti industriali e commerciali. I valori vanno da R9 a R13. In generale nella scelta di una piastrella per utilizzo residenziale si può considerare come criterio generale di utilizzare piastrelle che siano R9 (o al massimo R10) per tutti i pavimenti interni, e R11 (o minimo R10) per gli esterni.

QUANTE PIASTRELLE ORDINARE

Per stabilire quante piastrelle ordinare occorre:

  • conoscere l'estensione della superficie da rivestire
  • avere già deciso la tecnica ed il disegno di posa

Tenendo inoltre in considerazione che:

  • anche una consegna di piastrelle di prima scelta può contenere alcuni pezzi difettosi (le norme considerano ammissibile la presenza del 5% di piastrelle in un lotto di prima scelta)
  • alcune piastrelle dovranno essere tagliate o forate. Questo scarto dipende dalle caratteristiche dell'ambiente e dalla tecnica di posa (ad esempio la posa in diagonale comporta uno scarto maggiore rispetto alla posa dritta)
  • è bene conservare alcune piastrelle di riserva (per eventuali riparazioni)

Conviene ordinare un quantitativo di piastrelle superiore mediamente del 10-15% rispetto all'estensione della superficie da piastrellare.

Il quantitativo va valutato con cura al momento dell'ordine perchè, nel caso di un ordine successivo di completamento, non è detto che il prodotto disponibile sia perfettamente omogeneo con quello fino a quel momento utilizzato.